Una superficie di 1200 ettari dedicate ad attività boschive, viticole, oleicole, cerealicole e pastorizia con relativa trasformazione dei prodotti. Questa è l’azienda toscana, La Vialla di Arezzo, unica a essere comparsa nei video trasmessi nel corso dei vari convegni al meeting di Copenhagen. Dimostrazione virtuosa tra ottimo ambiente e abilità produttive.
Non solo agricoltura ma anche un agriturismo di 80 posti letto gestiti da 130 dipendenti, parte dei quali addetti allo spaccio aziendale, un vero e proprio negozio in cui avviene la vendita diretta di prodotti a chilometro zero.
La Fattoria, in questo, modo non ha risentito affatto della cris. Anzi. La maggior parte dei loro acquirenti provongono dall’estero (70%) mentre il restante sono clienti italiani che si recano direttamente in fattoria. Se prima si mirava a un tipo di agrocoltura biologica ora si punta a quella biodinamica. Una scelta che non solo esclude pesticidi ma prevede il rispetto di tecniche di lavoro nei campi che hanno il potere di dare ai prodotti una genuinità difficilmente ineguagliabile.