Dopo la seconda guerra mondiale la BALLARINI, Azienda leader per la produzione di pentole sia per professionisti che per uso domestico, fondeva il metallo proveniente dai residui bellici della zona che venivano venduti di paese in paese tra Mantova e Milano. Il cerchio di produzione e vendita si esauriva in pochi km, come nostalgicamente ricorda Emilio Ballarini presidente dell’Azienda.
Oggi questo percorso virtuoso viene riprodotto con la collezione 188, numero che rappresenta la distanza massima in km della filiera di fornitura con cui vengono prodotte le pentole della nuova serie.
Angelo Ballarini responsabile marketing dell’azienda afferma: “Spesso ci siamo interrogati sul significato del km zero sentendoci esclusi da questa modalità di vendita. Il 70% della nostra produzione viene esportato in tutto il mondo come simbolo della cucina made in Italy. Ogni anno produciamo 12 milioni di utensili di alta qualità, beni durevoli che come tali non possono essere assorbiti dal mercato a km zero”. Ecco che la Ballarini, con il contributo di Alessia Gorni Silvestrini ideatrice del progetto 188, ha pensato di invertire il concetto dell’acquisto a km zero.
Ma l’impegno della BALLARINI per l’ecosostenibilità risale al 2004 con il conseguimento della certificazione UNI EN ISO 14001 che garantisce il sistema di gestione ambientale dell’azienda.