L’eccellenza del patrimonio agroalimentare è uno dei punti di forza del nostro Paese, ma non sempre la qualità dei prodotti può essere percepita appieno dal consumatore. Da questa consapevolezza è nato il progetto “Comunicare la qualità dei prodotti biologici: dal Web all’iPhone”, presentato ieri al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
I progetto è stato proposto in occasione del convegno “Nuovi percorsi per la valorizzazione della qualità della zootecnia biologica italiana”, organizzato dal Cra-Pcm, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e il Centro di ricerca per la produzione delle carni e il miglioramento genetico.
“E’ un progetto molto articolato - ha affermato Riccardo Deserti, coordinatore direzione Sviluppo agroalimentare, qualità e tutela del consumatore del Mipaaf, aprendo i lavori del convegno - che rivolge particolare attenzione alle tecnologie informatiche di ultima generazione, molto importanti nel settore biologico.
Questo comparto, più di altri, ha infatti la necessità di riuscire a trasferire nei consumatori delle informazioni chiare ed accessibili, che facciano percepire l’alta qualità dei prodotti, aiutando così il consumatore a compiere scelte d’acquisto pienamente consapevoli.”
L’obiettivo infatti è offrire ai consumatori un’informazione scientificamente corretta e coinvolgente, riuscendo a raggiungerlo nel luogo e nelle circostanze da lui preferite: a casa, in auto, mentre cammina, nel punto d’acquisto, ecc.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, si basa infatti su un innovativo “motore” che consente di realizzare delle narrazioni, “frammenti” multimediali brevi che possono essere ascoltati e/o visti, prodotti da un istituto di ricerca e disponibili su tutti i canali tecnologici.
“Per realizzare il progetto - ha spiegato Monica Guarino Amato del Cra-Pcm - è stato individuato il settore avicolo, comparto con alcune difficoltà, soprattutto dal punto di vista della produzione. Attraverso la narrazione delle caratteristiche di qualità del prodotto (che possono riguardare la filiera produttiva, le specifiche condizioni di allevamento, le caratteristiche organolettiche, ecc.), non solo si riesce a far capire al consumatore l’eccellenza di questi prodotti, ma anche a sostenere un settore in crisi.”
Sarà quindi il pollo biologico ad avere la prima etichetta multimediale, in grado di comunicare direttamente dagli scaffali dei supermercati le sue caratteristiche sul web.
“La grande novità del progetto - ha sottolineato Paolo Paolini del Politecnico di Milano - è la “multicanalità“: la narrazione può infatti essere fruita in vari luoghi (nel punto vendita, a casa, in macchina, in treno…) e attraverso vari canali (sito web, Cd-Rom, iPod, iPhone, ma anche un normale telefono cellulare).
“Altro aspetto da sottolineare - ha continuato Paolini - è che diversi soggetti possono contribuire a produrre contenuti e informazioni. “Un’azienda produttrice, ad esempio, può produrre, a costi molto contenuti, la propria comunicazione, assemblando informazioni scientifiche generali con le proprie informazioni specifiche riguardanti razze, condizioni di allevamento, analisi specifiche, ecc.