In un quadro di consolidamento e irrobustimento delle fondamenta del nuovo prodotto, è nelle prove e nei test assaggio che precedono la messa a punto del prodotto stesso, che si gioca la partita più delicata: quella delle effettiva bontà e della “resa al palato” del prodotto.
Assecondando una modalità di assaggio decisamente “fai da te” che sta dilagando,ci si priva di una forte e sana componente critica, togliendo al processo qualitativo la possibilità di apportare significative migliorie al prodotto stesso.
E si raggiunge il paradosso quando si utilizzano unicamente persone vicine all’azienda ( dipendenti, collaboratori, amici) i quali, anche volendo, e senza chiamare in causa un esperto di focus test per confermarlo,non possono essere oggettivi!
Certo si può cercare un format ibrido interno-esterno che costituisce peraltro un valido compromesso fra la capacità professionale specifica che si può trovare in outsourcing e la sana e molto contemporanea esigenza di contenere la voce di costo “test assaggio”, ma si corre sempre il rischio di un eccessivo fai da te.
Un buon consiglio può essere costituito dall’invitare le aziende che non utilizzano abitualmente strutture professionali esterne nel dedicare quantomeno il giusto tempo per mettere a punto un format vincente che costituisca metodica univoca per effettuare test assaggi interni.
Una sorta di disciplinare interno che riporti ad un giudizio qualitativo oggettivo non governato da personalismi o spinte entusiastiche eccessive ma solido e fermo in parametri di criticità ispirati dalla logica e dal buon senso.
Soprattutto i nuovi prodotti, che da un lato godono della spinta euforica della novità, devono guardarsi da un eccesso di effervescenza interna alle mura aziendali; per non deludere nessuno,spesso, ci si convince in maniera autarchica della bontà di un prodotto, senza il necessario duro e spietato, ma utile, confronto con il mondo fuori.
Ci sono diversi format già ampiamente collaudati, i quali modificati ad hoc per l’esigenza specifica, possono costituire “compromesso perfetto” fra costo calmierato e professionalità esterna integrata alle competenze aziendali.
Il confronto è aperto…